lunedì 16 marzo 2015

C'era una volta...e l'appuntamento causato da un tamponamento stradale

C'era una volta una principessa, ehm...forse non era proprio una principessa ma VIVEVA IN UN CASTELLO... che non era proprio un castello...bhè, Insomma, questa fanciulla che non era nè una principessa nè aveva un castello sognava il principe azzurro! Ma di questi tempi grigi, se è difficile trovare un uomo decente, figuriamoci se è facile trovare il principe azzurro! Così lei viveva sempre sognando il grande incontro e, tra un link su Facebook , uno scatto su Instagram e i messaggi di Whatsapp, trovò anche il tempo di uscire e vivere la vita! -ahh! che bella cosa la vita reale!!- pensava mentre assaporava un delizioso cornetto caldo in una nota pasticceria(di cui non farò il nome perchè non amo la pubblicità occulta, ma vi dirò che la proprietaria si chiama Lina e la pasticceria sorge in un angolo e, in quel momento vide entrare una comitiva. Tra tutti spiccava un uomo: occhi neri, capelli ribelli lasciati volutamente disordinati, sorriso accattivante e perfetto . per un momento la nostra principessa fisso' il "principe". Ma il principe non fisso' lei! Nella speranza di rivederlo ogni sera tornò nel luogo dell'avvistamento e da buongustaia continuò ad assaggiare prelibatezze! Così, sera dopo sera, prelibatezza dopo prelibatezza, ritornò il principe che nemmeno questa volta la noto'. Un pò delusa torno alla sua vita ma, come tutte le favole che si rispettano, il destino le aveva preparato una sorpresa. Un bel giorno, guidando con la testa nelle nuvole e, sopratutto non rispettando la distanza di sicurezza tamponò una macchina! E chi poteva essere il tamponato? il principe!! Con fare nervoso e mano nei capelli scompigliati si diresse verso di lei che, ovviamente come tutte (o quasi) le principesse entrò in fibrillazione ed iniziò a tremare. -"non mi sembrava un urto così forte"!- e vista la situazione (e vista la" principessa" le propose di discutere "dell'incidente" davanti ad un caffè! Che cosa è successo poi?Se ci sarà un lieto fine io non lo sò...ma di certo tutte le sere c'è chi giura di vederli in quell'angolo che per loro è diventato il paradiso.

mercoledì 11 marzo 2015

Lei, lui e l'amica di famiglia

Nella nostra città spesso veniamo sconvolti da situazioni che ci invidiano pure gli sceneggiatori delle fiction. Ma in questo caso di finzione ce n'è ben poca. Ma partiamo dal principio.... Nella nostra "ridente" cittadina...tra le tante brave famigliole spiccano certe "donnine" mascherate da santine...che covano nell ombra.... Quello che andrò a raccontarvi ha "apparentemente" 3 protagonisti: lei(la moglie), Lui (il marito), L'altra (l'amante) Ok, direte voi....dov'è la novità. .. la novità c'è. ... perche l'altra (l'amante "pudica e riservata") frequentava la casa di lei come un amica pura e sincera.... Lei (la moglie splendida donna e meravigliosa persona) fiduciosa e socievole accettava tranquillamente queste frequentazioni di casa...come normali incontri tra donne per far giocare i bambini.... Lui (il marito di bell'aspetto) come nei migliori film...si è fatto rigirare dalla "gatta morta"...... E da un anno sotto gli occhi (foderati di prosciutto) di tanti...la tresca andava avanti....fino alla calata del siparietto. Cari amici...care amiche.... un vecchio detto dice....fidarsi è bene...ma non fidarsi è meglio....eh! Dimenticavo...certi vicchiarell dicono: "si chiuvesser tarall a Somma , ne cadrebbero pochi a terra.....meditate....meditate.... Il giustiziere sommese

Il rametto di mimosa

Era destino che prima o poi io aprissi quel libro dimenticato lì nella biblioteca, e tra le pagine sottili e ingiallite dal tempo, ho trovato un rametto di mimosa, rinsecchito dal tempo, ma pur sempre manteneva il suo aspetto. Ho cercato di ricordarmi perchè fosse conservato così in quel libro, ma non me ne sovviene la ragione. Poi come per un riflesso condizionato il mio pensiero e' andato a te, forse l'unica donna che ho veramente amato, ma comunque hai deciso di non far più parte della mia vita. Il nostro rapporto era diventato come questo rametto di mimosa rinsecchito, senza vita. Ma ricordo benissimo che l'unico fiore che ti faceva impazzire, addirittura più delle rose rosse erano le mimose, e allora appena giungeva il tempo di fioritura di questo albero, mi adoperavo per regalartene fasci interi e non aspettavo certo la festa delle donne per farlo e lo facevo fin quando i primi caldi non appassivano questi bellissimi fiori gialli. La nostra Somma e' ricchissima di piante o alberi di mimosa, alcuni addirittura di grande età e i proprietari spesso di buon grado permettono di tagliare qualche ramo fiorito, in genere i piu' bassi. Ecco io avevo un amico che ne aveva piu' di uno di alberi di mimosa, verso il fondo agricolo della vecchia masseria della Resina, e quindi ne facevo incetta per te, e ricordo il tuo inebriarti alla vista di questi meravigliosi rami fioriti e il tuo viso si illuminava di un sorriso che mi faceva impazzire. Oggi nel mentre scrivo e' la festa della donna, tanti auguri fatti alle mie amiche, alle donne che piu' o meno gravitano attorno alla mia esistenza, ma non ho mai piu' regalato nemmeno un rametto di mimosa, altri fiori si, ma la mimosa no, poiche' mi sembrava di tradire la memoria della nostra bellissima storia d'amore anche se poi e' finita male, pur amandoti tantissimo. Spero che tra i fiori che riceverai senza meno ci siano anche i rametti di mimose, così forse ti ricorderai anche un solo istante di me, poiche' forse io non ti ho mai veramente dimenticata. ORSO VESUVIANO