lunedì 15 dicembre 2014

Donne sposate e pettegolezzi

Accade da un po'. Capita che spesso donne sposate siano al centro di turbinosi pettegolezzi che le vedono, secondo le chiacchiere, accompagnarsi ora a giovani sbarbatelli, ora a uomini in cerca di avventure, qualche volta sposati, ma che per nulla al mondo lascerebbero le proprie mogli. Ho sempre dato poco peso ai pettegolezzi, sono più propensa a dare credito a ciò che ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie. Ma ultimamente, chissà perchè, mi sono trovata mio malgrado al centro di "inciuci" alcuni dei quali anche fastidiosi. Nè abbiamo parlato con le altre ragazze davanti ad una tazza di caffè o al loro amato cappuccino, sempre nel nostro ritrovo del cuore. Serate tranquille a parlare dei fatti nostri fin quando non arrivava qualcuno dall'esterno a portarci qualche nuova di cui poco o niente ci importa. "Saranno pure fatti loro", rispondo io, per Susan invece "Ognuno facesse ciò che vuole, giudicare non ci interessa" serafica la maresciallina "Inutile, chi ti è più vicino è quello che ti farà più male, attenzione". Ecco il giudizio. Del resto a noi che importa se Tizio va a letto con Caio, o se c'è quella tale "Milf" che non se ne fa scappare uno? Nulla proprio nulla, abbiamo ben altre questioni cui pensare. Ma Somma anche se è una cittadina resta pur sempre paesanotta nella mentalità. Ed è così che anche se non fiati diventi protagonista di pettegolezzi detti o riportati. Ieri ero in piazza con gli amici, una fredda serata prenatalizia, ero anche di buon umore...ancora non sapevo che il Napoli si sarebbe fatto stracciare da un assurdo Milan e soprattutto non immaginavo che una signora "bene" della nostra città si sarebbe messa di lì a poco a far piazzate. Tant'è. Mi ero avvicinata ad un gruppo di amici quando sento la signora in questione, normalmente pacata anche se fin da ragazzina nota per il suo carattere alquanto sprucido, che diceva "Ho fatto tardi sapete ho avuto da fare con i miei amanti, mio marito non c'era e ho potuto far tardi". Lì per lì non capivo il significato di certe frasi nè tantomeno cosa volesse dire. Poi ho colto una certa ironia ed ho capito che il messaggio era diretto a me. "Ecco è arrivata....(rivolta a me) Sapete c'è chi minaccia di divulgare di miei relazioni con diversi amanti". Sinceramente sono caduta dalle nuvole. Chi io? Io minaccio? Ho ricordato alla signora che non minaccio mai, se posso agisco altrimenti silenzio assoluto. La minaccia non serve. Ma poi io? Custodisco una marea di segreti e mai e poi mai mi sono sognata di rivelarli, neppure quando mi avrebbe fatto comodo. Per evitare di scendere ai suoi livelli e fare anch'io una piazzata le ho soltanto ricordato che proprio qualche giorno fa, a proposito del mio lavoro una donna mi aveva chiesto di evitare di citare le sue vicende di famiglia alquanto delicate, e io le avevo risposto che se avessi voluto scrivere della sua famiglia avrei avuto tante occasioni e mai lo avevo fatto perchè so cosa vuol dire famiglia. Mi si è accesa, però, una lampadina. Forse i due episodi erano collegati...un noto pettegolezzo di paese collega le due coppie. Ma a chi mi ha chiesto conferme su questo fatto ho sempre detto che personalmente non mi interessa e che se anche fosse mai lo avrei divulgato...saranno pure fatti loro. Ecco la mia buona fede, la mia educazione, il mio rispetto non è stato considerato. La signora "bene" ha voluto credere a qualcuno che ha deciso, non si sa per quale motivo, riferirle che io minaccio la serenità della sua famiglia. E pensare che i primi che avevano morbosamente chiesto di quel pettegolezzo...di telefonate....intercettazioni...erano stati proprio gli amici più stretti della signora "bene". Se fossi in lei prima di far piazzate mi guarderei bene dalla gente che frequento e chiamo amiche. Dal canto mio resto del mio parere: gli inciuci meglio evitarli...saranno pure fatti loro.

martedì 2 dicembre 2014

Prima dell'alba

C'e' un ora della notte, quella che precede l'alba, che scopri quanto e' bello il paese in cui vivi. Somma all'alba e' come una giovane fanciulla che si appresta a farsi bella per il nuovo giorno.Nel Borgo Antico del Casamale, nei giorni sereni, ovvero senza la pioggia, i colori dell'autunno si confondono con i muri antichi di questo borgo, con qualche geranio ancora in fiore con quelle edere maestose che a volte avvolgono qualche palma antica in qualche giardino al borgo. Poi il canto del primo merlo che esce dalla macchia e i passi felpati delle persone che si apprestano al lavoro. Similmente succede giu' per Piazza Trivio, o per il quartiere Santa Maria del Pozzo o giu' la vecchia Santacroce, altro quartiere storico di Somma, li' doce una volta esisteva una Chiesetta, ora abbandonata, la cui campanella chiamava a se le pie donne per la funzione del mattino, e non erano ancora le sei.Somma e' bella appena il primo raggio di sole la riscalda e la illumina, Via Roma che inizia a popolarsi per le auto che vanno fuori mura per lavoro, con il loro carico di sommesi, la stazione Circumvesuviana, meta di tanti pendolari e di studenti, anni fa' il primo treno per Napoli era alle quattro di mattina, oggi invece sei fortunato se lo trovi alle sette. Il tempo cambia e anche le abitudini. Epoi il profumo dei bar di Somma che con soavi effluvi ti stregano, Masulli, Alaia, Calvanese con i suoi particolari pasticciotti con la ricetta segreta. Questa e' Somma, e' bella la mia citta' ed io la vivo anche con dolore, quando alcuni suoi figli gli fanno del male, ma questa e' altra storia. Orso marsicano