lunedì 27 aprile 2015

Gli uomini? Fuggono...più gli dai e più fuggono

Eravamo al bar, come ogni domenica pomeriggio, per il nostro consueto caffè. Parlavamo di uomini. Commentavamo che spesso quelli di oggi hanno "paura". Prima ti cercano, ti scrivono, sembrano interessati e poi spariscono. Io ormai ho rinunciato a capirli. Uno mi ha addirittura "bloccato" su Facebook, sarei una sorta di "stalker". Fortunato lui a non sapere cosa sia davvero una stalker. Scambiare l'affetto per ossessione, come si fa? Oggi che la frenesia dei tempi moderni ti fa consumare il sesso e l'amore come fossero un caffè. Dove amare sembra un'eresia. Basta, mi sono un po' scocciata di questa cosa. Quando sei freddo la gente crede che sei distante, snob, "montato". Quando ti decidi e ti "apri" facendo uscire fuori davvero quello che sei dicono che esageri. Dove sta la via di mezzo? Esiste? Io difficilmente mi affeziono, non mi piace dire "tvb" se non lo penso davvero. E difficilmente le persone riescono ad aprire una breccia nel mio cuore però quando lo fanno vorrei avere attenzione, l'attenzione che do io. Invece...invece di solito una volta che hanno ottenuto il mio pieno interesse le persone spariscono. Non riesco a capire se il problema sono io. Anzi, diciamolo, per un periodo ho pensato di essere davvero io il problema. Poi ho sentito le mie amiche che parlavano, sentivo le loro storie e mi rispecchiavo in pieno. "Quello non chiama più"... "mi ha bloccato su whatsapp" "Che ho fatto di sbagliato? Io gli ho soltanto detto quello che provo" "peccato mi mancava". E non è che la cosa valga solo per gli eterosessuali. I gay non sono da meno. "Ok, mi avete consigliato di scrivergli e da allora non l'ho sentito più". Ecco....andiamo bene... "ci mancavano". Quante volte l'ho pensato. Anche a me lui mancava, ma non potevo dirglielo, non dovevo dirglielo, quando gliel'ho detto si è chiuso a riccio. E' scomparso ed io ho fatto la figura della stupida. Quando vado sul cellulare e ripercorro la cronologia delle nostre telefonate mi accorgo di quanto sono stupida.
Io l'ho cercato sempre, salvo quando sono sparita per un mese. Aveva esagerato. Aveva detto cose bruttissime e io avevo deciso di chiudere questo strano rapporto d'amicizia. Poi lui è tornato. Come se non fosse passato neanche un giorno. Ha detto che mi vuol bene, e di più di quanto gliene voglio io. Nei mesi scorsi mi aveva detto che il nostro rapporto, strano, complesso, improbabile..un'amicizia mista a non si sa cosa, non sarebbe finito mai che però sarebbe stato perfetto quando entrambi avremmo trovato il nostro equilibrio sentimentale. E forse ha ragione.
Sono convinta che le persone nella vita non le incontriamo mai per caso. Fanno parte di un destino e quindi ogni presenza ha un significato. Quale sarebbe il suo? Forse quello di farmi capire che è ora di cambiare? Si può stare tanto male per uno che va e viene? Una volta gliel'ho scritto. Gli ho mandato una lettera e gliel'ho detto "non leggere questa lettera come quella scritta da una donna innamorata. Se lo fossi a quest'ora sarei sotto casa tua ad aspettare il tuo rientro per chiederti anche soltanto un bacio....Leggila, invece, come quella scritta da una donna che ti vuole bene perchè, in modo o in altro, ha visto in te una bella persona di quelle che ti arricchiscono quando ti permettono di far parte davvero della loro vita". E sapete che è successo? Niente...sto ancora aspettando una risposta.

martedì 14 aprile 2015

Il mio pianoforte

Chi ha la fortuna di amare la musica come me e di averla nel sangue,e' senz'altro una persona che può dare di più al prossimo, poiche' questa nobile arte, la Musica, modella l'anima a pensieri positivi, a mondi che ti regalano emozioni che a comprarle ci vorrebbe tutto l'oro del mondo.E poi tutto quello che appartiene al mondo della musica,gli spartiti, gli strumenti, i metodi per il solfeggio, ti rendono ricco di un tesoro che non daresti mai via. D'altronde il paese in cui vivo e' ricchissimo di musicisti, che molte volte hanno fatto assurgere Somma agli onori della gloria e non solo nazionale ma anche estera, cito alcuni nomi a dimostrazione di quanto scrivo, il bravissimo e professionalissimo giovane tenore Vincenzo Costanzo, gia' agli onori di importantissimi teatri nazionali e non, la bravissima Myriam Tancredi, vincitrice a Mosca di una delle piu' importanti gare di canto internazionali, e poi la professionalità del M.TO Rosanna Cimmino, Direttore della Consulta Musicale Vesuviana, il Maestro Alessandro Masulli, credo sia baritono e poi le tantissime realta' musicali del territorio e ce ne sono tante.Ma ritornando a prima ho fatto il censimento dei miei strumenti musicali che sono come figli per me, un piano da palco JAMAHA, due tastiere tecniks,quest'ultima acquistata da pochi giorni, un piano Roland da studio da tenere a casa, poi una fisarmonica 80 bassi che e' in riparazione, due armoniche a bocca, anzi tre di vecchia data, una chitarra classica, a me molto cara, un flauto dolce, un flauto soprano e un kazoo....Ma chi mi rende in paradiso e' il mio pianoforte, sembra che ogni tasto nero, quelli diesis e quelli bianchi, quando li accarezzo, ricambiano con una nota il mio gesto e tutte le note formano un armonia e poi una melodia.Il mio pianoforte, come se fosse la mia anima conosce i miei momenti di tristezza, i miei atti mi gioia, i miei tormenti dell'anima, la mia voglia di vivere, e sembra vivere con me questa mia vita da eterno sognatore. Saro' anche sciocco, ma nel momento in cui mi siedo sulla panchetta per iniziare a suonare, mi piace sfiorare la tastiera a mo' di carezza, quasi fosse una persona, sciocca considerazione di un fissato per la musica, ma la cosa mi fa' sentire bene.E poi il mio pianoforte non mi ha mai deluso ne tradito come tanti amici che poi amici in effetti non erano, e poi al momento opportuno, il mio pianoforte mi ricorda che sono un romanticone all'ennesima potenza e se lo ricorda quando si accorge che sto' suonano in ricordo di qualche anima femminile,......mi conosce bene e allora la sua voce, il suo timbro diventa piu' suadente, piu' caldo, piu' armonioso, piu' romantico.E allora egli e' il mio amico piu' sincero e quando nelle notti d'estate  il cielo e' trapuntato di stelle, lui mi invita a carezzare i suoi tasti, e credetemi, allora sono veramente felice.