giovedì 8 ottobre 2015

Passione e amore, cosa dicono gli uomini davanti ad un caffè

"Sono innamorato di mia moglie, ma profondamente insoddisfatto e quello che cerco lo cerco nelle altre donne". Lo aveva detto davvero? Mentre appoggiavo la tazzina al tavolino stentavo a credere che nella stessa frase ci potesse essere la parola "amore" e "altre donne". Così ho alzato lo sguardo ..l'ho guardato. Quell'uomo diceva sul serio, era sereno nel dirlo e sembrava crederci davvero. Così come l'amico che aveva affianco. Per tutta la sera lui ci aveva dedicato ( a me, Susan e alla maresciallina) canzoni di Califano, perle di poesia devo ammetterlo, Il Califfo sapeva proprio come parlare alle donne. Erano due uomini, ragazzi non li si poteva chiamare, che ai tempi dell'adolescenza erano stati belli, quelli che di solito fuori scuola cerchi con lo sguardo e li trovi sulle motociclette pronti a partire e sempre circondati da ragazzette adulanti. Adesso forse gli anni e le "costrizioni" pesavano, come pesano a tutti e c'era un velo di malinconia nei loro occhi, soprattutto del più silenzioso. Era stato il silenzio quasi tutta la sera e poi quelle poche parole così dirette, allora mi aveva incuriosito e gli avevo dato corda, la volevo capire bene questa cosa dell'amore e della passione vista da un uomo. "Quando due persone adulte si vogliono c'è poco da fare, ma questo non c'entra assolutamente con l'amore". Seppure sembrava assurdo mi ha fatto capire quello che spesso deve aver detto il mio ex...che l'amore e il sesso sono due cose diverse. Che peccato che la mia testa questa cosa non la vuole proprio capire. Ma per certi uomini deve essere così, passione e amore sono due cose diverse. Scema io che in tutti questi anni ho pensato potessero andare a braccetto. Non so se facesse sul serio e se davvero cercasse altre donne, magari quelle cose me le ha dette solo per fare "colpo". del resto è difficile che io mi incuriosisca agli uomini e li stia ad ascoltare, lui per un po' c'era riuscito e mi aveva dato nuove nozioni sulle quali era importante riflettere. Che dite: L'amore va cercato da una parte e la passione da un'altra? O la perfetta combinazione esiste davvero?

venerdì 28 agosto 2015

I messaggi delle donne sposate...rovinano una relazione?

“Delle foto che ho visto su Fb…mi chiami solo quando ti conviene a te..bella frase di addio dedicata a lei su Fb..e poi?”. Avevo trovato questo messaggio, l’ennesimo messaggio sul cellulare. Lo aveva lasciato incustodito, un'occasione troppo ghiotta per non prenderla al balzo. E su whatsapp era arrivato questo. Lo aveva scritto una delle sue “amiche speciali” (almeno un paio erano sposate e residenti nella nostra bella Somma) di cui mi chiedo sempre: ma i mariti non le controllano mai? I profili non li guardano? Non si chiedono con chi chattano così spesso? Perchè lo fanno anche a notte fonda? Questa con la signora del messaggio durava da almeno 5 anni era capitato che su Fb trovassi suoi messaggi strani, in cui leggevo (quelli che non erano stati già cancellati) tanta confidenza, ma negli ultimi mesi erano diventati esagerati. Lei era diventata esagerata. Troppo invischiata nella mia vita. Ma aveva subodorato qualcosa. Infatti, aveva smesso di scrivergli su Facebook dove io avevo avuto accesso e aveva cominciato con Whatsapp. Prima un messaggio troppo fuori luogo in piena notte, lo aveva deriso e aveva chiesto spiegazioni su una litigata che noi avevamo avuto. Da allora lui aveva evitato di risponderle. Ma lei era ritornata con un messaggio vocale ancora peggiore. “Ma tu non mi devi raccontare niente di nuovo?. Tono arrabbiato…e forse lo era..a darle fastidio erano state alcune foto che il mio lui aveva pubblicato…foto che ci ritraevano insieme con didascalie affettuose. Forse lei sperava che la nostra crisi continuasse e non terminasse. In realtà la nostra situazione è complessa, un matrimonio che dura da anni con diversi alti e bassi, ma certo non sta a lei dovere decidere per noi. Chi è lei? Nessuno e non conta nulla. Sono tentata di andare dal marito e mostrarle tutti gli screenshot che ho fatto delle loro conversazioni. Mi ero decisa a ignorarla... Poi invece ha scritto l’ultimo, questo, appunto, in cui chiedeva conto proprio di quelle nostre foto. Ma dico io “signora” non ti vergogni neanche un po’? Tuo marito invece di preoccuparsi della politica locale dovrebbe tenerti più “sotto controllo”. Invece di impicciarti della nostra vita…fai più attenzione alla tua. Ho deciso di mandarvi questo racconto perché mi chiedo: sbaglio io ad essere tanto arrabbiata con questa qui o è lei che è uscita “fuori dal seminato”?

mercoledì 19 agosto 2015

Cronache dal Pianeta Coppia

Penso davvero che dovrebbero istituire un galateo per soli uomini con tanto di "regole del bon ton"e con l'elenco delle frasi da non dire mai, neanche sotto tortura, ad una Donna! Sarò sintetica: oggi fa caldissimo e Mister T. avrà detto circa 20 volte che è stanco, che non ne può più di andare in giro in auto con questo caldo e ha maledetto in aramaico antico la concessionaria che non gli ha ancora consegnato la moto nuova. Sono in cucina a riordinare, di spalle appoggiata sul lavello e sento che il mio lui si sta avvicinando a me e, romantica quale sono, penso che adesso mi cingerà, mi darà un bacio sul collo e una mano viva da qualche parte...un tuffo al cuore che dura 3 secondi: "Vedi?? Segna 37.3...non va...non funziona questo coso!" Uhm...qualcosa mi ha appoggiato sul collo... il puntatore del termometro digitale. Non ho parole!!! A sentir lui siamo una coppia sposata normale, che fa le cose normali(casa, lavoro, cinema, teatro...). Voglio sotterrarmi!!! Siamo "normali". Urge definizione, prego. Benedetti codici linguistici! Veramente io e Mister T. parliamo due lingue diverse? TECNICHE DI SOPRAVVIVENZA ON THE ROAD: Per ravvivare l'atmosfera ecco la lista di piccoli accorgimenti per facilitare l'impresa: 1) Candela bio alla vaniglia: appena accesa scoprirete di che pasta è fatta il vostro uomo, se è romantico starà al gioco, in caso contrario o vi dirà che non siete a un funerale o che evoca il crepitio del legno che brucia,stile,"atmosfera da chalet in montagna" ,ma siamo in estate e l'inverno è terminato,vi inviterà gentilmente a spegnerla; 2) Olio da massaggio: "... per grandi massaggi che fanno bene alla vita di coppia e all'autostima..."da provare,sperando che dopo 2 minuti il vostro lui non si senta così "impiastricciato" da fiondarsi sotto la doccia; 3) tabellone puzzle con i dadi dell'amore: di solito funziona per stuzzicarsi a vicenda,sconsigliato se il vostro uomo è pigro; 4) completini intimi "risveglia mariti": se non hanno sortito l'effetto desiderato evidentemente o i completini non sono stati compresi o è la modella che deve proporsi in maniera diversa; 5) le spezie: gli uomini si prendono anche per la gola, se poi la cannella sta al vostro lui come l'aglio sta ai vampiri,dirigetevi verso il curry o il peperoncino; 6) Seguendo la tecnologia ci si potrebbe messaggiare durante la giornata...un sms piccante giusto per accendere la fiammella(che diventerà poi fuoco); 7) Ultimo ma fondamentale: il corteggiamento. Quando siete in casa non fatevi trovare con le tutone e gli slip della nonna(ogni uomo richiuderebbe , appena rientrato in casa, la porta nel vedervi così!),preparatevi come quando eravate fidanzati,con la stessa emozione scegliete il vestito giusto e gli accessori,anche se vivete insieme da anni,è una forma di rispetto per se stesse e di cortesia e seduzione nei confronti di chi amiamo(ovviamente questo vale anche gli uomini!). Questa sera andiamo al cinema e voi che fate? Dafne.

HO VOGLIA DI LEGGEREZZA

Questa sera ho voglia di leggerezza. Ti guardo e mi dico che ho ancora tanto da imparare ... Sono appena ritornata da lavoro, mi lamento perchè la giornata è stata dura ma tu sei lì, beato, sul divano a giocare con la playstation, incurante di tutto e tutti. E in cuor mio ti definisco un egoista, poco sincero... trascurato... Ma non ti perdi mai in lamenti, al contrario di me che mi agito subito, ti diverti con poco, basta un film, una birra o una partita alla tv, e se qualcosa non va come dovrebbe guardi avanti tanto prima o poi si risolverà. Ho tanto da imparare ancora, da te, Uomo, che mi stai accanto ogni giorno, che vedi i miei difetti e ne sorridi, che sei sempre di buon umore non complicandoti la vita inutilmente. Grazie per la tua leggerezza. DAFNE.

giovedì 7 maggio 2015

La comitiva di commercialisti e la voglia di festa

Dopo una giornata di lavoro decidi di andare a fare due chiacchiere al tuo bar, quello che ormai è diventato la tua seconda casa e ti imbatti in una comitiva di commercialisti in vena di far festa. Tu stai per prenderti un caffè ed invece il caffè lo devi posare. "Brinda" ti dice un ragazzo che conosci da una vita, e ti piazza un flûte in mano, "chiama le tue amiche, stasera si festeggia". E dopo qualche minuto sei lì a festeggiare con loro il brillante risultato conseguito da un loro amico, e bevi, uno, due, tre bicchieri di "Veuve Clicquot". Parli, ti racconti, ti chiedono che fai e poi ti accorgi di come una serata che sembrava banale si trasforma in una mezza festa, loro si mettono a ballare, fanno battute rubate a "Made in Sud" "Assassina! Esigente! Ti piacciono i superpoteri!!!" ecco materializzarsi i tormentoni di #Pigroman.... uno di loro si sofferma sul colore rosso del mio rossetto, mi chiede se è "indelebile"... ma non ci bado troppo, io agli uomini bado sempre poco....mentre si scherza sugli impegni lavorativi che hanno l'indomani e che dovranno affrontare dopo aver "bevuto".... sentiamo una vocina dire: "Mi sono bagnata", è la più giovane della comitiva, e gli altri le fanno eco ridacchiando sul come e sul quando....da lì altre battute e io penso che forse ci scriverò un racconto su "Passioni Vesuviane" e loro...."no non farlo, che vergogna". E perchè vergogna? Del resto abbiamo soltanto scherzato e ci è uscito un invito per una prossima festa, vera però con tanto di karaoke. "Porta chi vuoi", mi dice il mio amico andando via ed io penso che ci andrò, conoscere gente nuova fa sempre bene. E mi allontano sorridente pronta a tornare a casa, quando dietro l'angolo lo incontro:sta lì fermo ed io gli passo accanto indifferente. Che bella cosa l'indifferenza, ma vale soltanto se l'altro se ne accorge. Se ne sarà accorto? Intanto per la prima volta vederlo non mi ha fatto venire voglia di fermarmi, di salutarlo, di sorridergli. Bene, brava ragazza continua così.

mercoledì 6 maggio 2015

Un figlio, i dubbi, l'aborto?

Era stato deciso tutto. C’era troppa differenza d’età e non le era sembrato il caso tenerlo. Non c’era più molta voglia di pannolini e notti insonni. Chiara aveva quarant’anni e di figli ne aveva cresciuti già tre; tutto andava bene per quel che poteva, anche quando i soldi erano pochi e quello che all’inizio sembrava l’amore della sua vita si era rivelato il più grosso degli errori. L’appuntamento era stato fissato proprio per quella mattina, ma Chiara non aveva dormito. Fuori diluviava e Chiara non aveva voglia di alzarsi. I pensieri si affollavano nella mente e all’alba di quel giorno non era più tanto sicura di volersi liberare di quel fagiolino che le cresceva nella pancia. Riccardo non era rientrato per l’ennesima notte, ma tanto lei non ci faceva più caso: ormai lui poteva quello che voleva! Ricordava le parole di sua nonna, l’unica alla quale non aveva potuto nascondere niente. Erano impresse le parole che la buona nonna le aveva ripetuto tante volte, anche quel mattino quando casa sua profumava di fiori d’arancio. “Chiara non avrebbe dovuto sposarsi forse” si ripeteva spesso guardandosi allo specchio. Ma, immediatamente ricordava Francesco, Mario e Roberto, e tutto si colorava di giallo, di verde, di blu … In fretta, si alzò dal letto e corse alla finestra. Le pareva di non riconoscere più né il campanile né il parco … Fuori era diventato tutto grigio e la pioggia batteva contro i vetri. Ripensava spesso alle parole di sua nonna, l’unica che forse le aveva consigliato col cuore. Riccardo non era cattivo, e anzi, forse a modo suo le voleva bene. Ma, lei aveva bisogno di qualcuno che la facesse sentire importante, che la sostenesse, e semplicemente la amasse. E, Riccardo aveva i suoi interessi, il suo lavoro e le partite a carte con gli amici. Certo, amava bere, qualche fumata di marijuana, ma non era mai venuto meno ai suoi obblighi, tra la spesa e le bollette. A Chiara bastava questo e mai per una volta aveva, infondo, pensato di lasciarlo. Qualcuna delle sue amiche non condivideva quella situazione ma lei stava tutto bene così. Aveva perso l’abitudine dei caffè o degli aperitivi al bar e aveva lasciato stare i pomeriggi per lo shopping. Chiara aveva trovato altri impegni, tra la scuola e gli sport dei ragazzi. Aveva tagliato anche la sua coda bionda e aveva scelto un taglio più pratico. Tra un pensiero e l’altro, Chiara aveva dimenticato che l’appuntamento era stato fissato per le 10,00, da quella segretaria con gli occhi cattivi. Così, svegliò i ragazzi e preparò la colazione. D’un tratto il suono del campanello le ricordò che doveva far presto se voleva trovarsi per quell’ora dall’altro capo della città. Silvia era immobile sul pianerottolo e si offrì di portare lei i ragazzi a scuola. Chiara capì che dopo i pensieri, qualcosa era cambiato: non era più tanto sicura di abortire e aveva pensato che sarebbe potuta essere una femmina. Una splendida bambina bionda alla quale avrebbe potuto insegnare cose che lei aveva cercato di tenere nascoste, nella mente e nel cuore. Avrebbe potuto riordinarle i capelli i capelli e insegnarle a pattinare. E, così scelse di non andare. Avrebbe trovato le parole giuste per parlare con Riccardo, che nella sua immaturità si sarebbe fatto peso anche di un altro figlio. Che sarebbe stata una bambina, alla quale forse Chiara, un giorno, avrebbe raccontato di un mattino di pioggia.

lunedì 4 maggio 2015

Storia di un gigolò

Gianni era un ragazzo felice, viveva in provincia e i genitori avevano un negozio di scarpe. Non era nato con la camicia e non sapeva ancora di avere un dono che gli avrebbe cambiato la vita e avrebbe reso felice molte donne. Ci mise poco a capire tutto, in un giorno qualunque, quando nel negozio si trovò da solo ed entrò una signora ben vestita e di ottimo aspetto. Tra un cambio di scarpe e l'altro non si fece scappare il messaggio della donna che muovendo con furbizia le gambe lo fece cadere nella sua ragnatela. Si diedero un appuntamento alle 9 della stessa sera e la donna fece scivolare il suo indirizzo scritto a mano e su di un fogliettino, tra le banconote usate per pagare. La sera, puntuale, Gianni con entusiasmo si presentò a casa di Vanessa. La donna non gli diede nemmeno il tempo di entrare che gli saltò addosso e fecero l'amore per tutta la notte. Gianni non si stancava mai di assecondare le voglie di quella donna che sembrava impossessata dal piacere. Si contorceva tra le lenzuola e urlava dal piacere. Aveva un sapore buono e profumava di sesso. Per Gianni era la prima volta con una donna adulta, infondo lui aveva solo vent’anni e lei chissà quanti, ma non era importante. Il mattino seguente la donna era stupefatta e non credeva che quel ragazzo fosse stato capace di tanto, come mai nessuno prima di allora. Gli aveva regalato una notte di orgasmi continui e quando Vanessa lo salutò per andare a lavoro gli disse: “Tesoro tu hai un dono!" E lo guardò in basso...."puoi fare quello che vuoi con il tuo cxxx, usalo". Gianni tornò a casa all’alba e dopo qualche rimprovero fece colazione con la mamma. Non poteva non pensare alle parole di Vanessa. La madre, intanto, osservandolo gli chiese chi era la donna con cui aveva dormito e aveva fatto felice con il suo dono. Gianni meravigliato si alzò, uscì di casa e andò incontro alla sua sorte, al suo nuovo giorno….....

lunedì 27 aprile 2015

Gli uomini? Fuggono...più gli dai e più fuggono

Eravamo al bar, come ogni domenica pomeriggio, per il nostro consueto caffè. Parlavamo di uomini. Commentavamo che spesso quelli di oggi hanno "paura". Prima ti cercano, ti scrivono, sembrano interessati e poi spariscono. Io ormai ho rinunciato a capirli. Uno mi ha addirittura "bloccato" su Facebook, sarei una sorta di "stalker". Fortunato lui a non sapere cosa sia davvero una stalker. Scambiare l'affetto per ossessione, come si fa? Oggi che la frenesia dei tempi moderni ti fa consumare il sesso e l'amore come fossero un caffè. Dove amare sembra un'eresia. Basta, mi sono un po' scocciata di questa cosa. Quando sei freddo la gente crede che sei distante, snob, "montato". Quando ti decidi e ti "apri" facendo uscire fuori davvero quello che sei dicono che esageri. Dove sta la via di mezzo? Esiste? Io difficilmente mi affeziono, non mi piace dire "tvb" se non lo penso davvero. E difficilmente le persone riescono ad aprire una breccia nel mio cuore però quando lo fanno vorrei avere attenzione, l'attenzione che do io. Invece...invece di solito una volta che hanno ottenuto il mio pieno interesse le persone spariscono. Non riesco a capire se il problema sono io. Anzi, diciamolo, per un periodo ho pensato di essere davvero io il problema. Poi ho sentito le mie amiche che parlavano, sentivo le loro storie e mi rispecchiavo in pieno. "Quello non chiama più"... "mi ha bloccato su whatsapp" "Che ho fatto di sbagliato? Io gli ho soltanto detto quello che provo" "peccato mi mancava". E non è che la cosa valga solo per gli eterosessuali. I gay non sono da meno. "Ok, mi avete consigliato di scrivergli e da allora non l'ho sentito più". Ecco....andiamo bene... "ci mancavano". Quante volte l'ho pensato. Anche a me lui mancava, ma non potevo dirglielo, non dovevo dirglielo, quando gliel'ho detto si è chiuso a riccio. E' scomparso ed io ho fatto la figura della stupida. Quando vado sul cellulare e ripercorro la cronologia delle nostre telefonate mi accorgo di quanto sono stupida.
Io l'ho cercato sempre, salvo quando sono sparita per un mese. Aveva esagerato. Aveva detto cose bruttissime e io avevo deciso di chiudere questo strano rapporto d'amicizia. Poi lui è tornato. Come se non fosse passato neanche un giorno. Ha detto che mi vuol bene, e di più di quanto gliene voglio io. Nei mesi scorsi mi aveva detto che il nostro rapporto, strano, complesso, improbabile..un'amicizia mista a non si sa cosa, non sarebbe finito mai che però sarebbe stato perfetto quando entrambi avremmo trovato il nostro equilibrio sentimentale. E forse ha ragione.
Sono convinta che le persone nella vita non le incontriamo mai per caso. Fanno parte di un destino e quindi ogni presenza ha un significato. Quale sarebbe il suo? Forse quello di farmi capire che è ora di cambiare? Si può stare tanto male per uno che va e viene? Una volta gliel'ho scritto. Gli ho mandato una lettera e gliel'ho detto "non leggere questa lettera come quella scritta da una donna innamorata. Se lo fossi a quest'ora sarei sotto casa tua ad aspettare il tuo rientro per chiederti anche soltanto un bacio....Leggila, invece, come quella scritta da una donna che ti vuole bene perchè, in modo o in altro, ha visto in te una bella persona di quelle che ti arricchiscono quando ti permettono di far parte davvero della loro vita". E sapete che è successo? Niente...sto ancora aspettando una risposta.

martedì 14 aprile 2015

Il mio pianoforte

Chi ha la fortuna di amare la musica come me e di averla nel sangue,e' senz'altro una persona che può dare di più al prossimo, poiche' questa nobile arte, la Musica, modella l'anima a pensieri positivi, a mondi che ti regalano emozioni che a comprarle ci vorrebbe tutto l'oro del mondo.E poi tutto quello che appartiene al mondo della musica,gli spartiti, gli strumenti, i metodi per il solfeggio, ti rendono ricco di un tesoro che non daresti mai via. D'altronde il paese in cui vivo e' ricchissimo di musicisti, che molte volte hanno fatto assurgere Somma agli onori della gloria e non solo nazionale ma anche estera, cito alcuni nomi a dimostrazione di quanto scrivo, il bravissimo e professionalissimo giovane tenore Vincenzo Costanzo, gia' agli onori di importantissimi teatri nazionali e non, la bravissima Myriam Tancredi, vincitrice a Mosca di una delle piu' importanti gare di canto internazionali, e poi la professionalità del M.TO Rosanna Cimmino, Direttore della Consulta Musicale Vesuviana, il Maestro Alessandro Masulli, credo sia baritono e poi le tantissime realta' musicali del territorio e ce ne sono tante.Ma ritornando a prima ho fatto il censimento dei miei strumenti musicali che sono come figli per me, un piano da palco JAMAHA, due tastiere tecniks,quest'ultima acquistata da pochi giorni, un piano Roland da studio da tenere a casa, poi una fisarmonica 80 bassi che e' in riparazione, due armoniche a bocca, anzi tre di vecchia data, una chitarra classica, a me molto cara, un flauto dolce, un flauto soprano e un kazoo....Ma chi mi rende in paradiso e' il mio pianoforte, sembra che ogni tasto nero, quelli diesis e quelli bianchi, quando li accarezzo, ricambiano con una nota il mio gesto e tutte le note formano un armonia e poi una melodia.Il mio pianoforte, come se fosse la mia anima conosce i miei momenti di tristezza, i miei atti mi gioia, i miei tormenti dell'anima, la mia voglia di vivere, e sembra vivere con me questa mia vita da eterno sognatore. Saro' anche sciocco, ma nel momento in cui mi siedo sulla panchetta per iniziare a suonare, mi piace sfiorare la tastiera a mo' di carezza, quasi fosse una persona, sciocca considerazione di un fissato per la musica, ma la cosa mi fa' sentire bene.E poi il mio pianoforte non mi ha mai deluso ne tradito come tanti amici che poi amici in effetti non erano, e poi al momento opportuno, il mio pianoforte mi ricorda che sono un romanticone all'ennesima potenza e se lo ricorda quando si accorge che sto' suonano in ricordo di qualche anima femminile,......mi conosce bene e allora la sua voce, il suo timbro diventa piu' suadente, piu' caldo, piu' armonioso, piu' romantico.E allora egli e' il mio amico piu' sincero e quando nelle notti d'estate  il cielo e' trapuntato di stelle, lui mi invita a carezzare i suoi tasti, e credetemi, allora sono veramente felice.

lunedì 16 marzo 2015

C'era una volta...e l'appuntamento causato da un tamponamento stradale

C'era una volta una principessa, ehm...forse non era proprio una principessa ma VIVEVA IN UN CASTELLO... che non era proprio un castello...bhè, Insomma, questa fanciulla che non era nè una principessa nè aveva un castello sognava il principe azzurro! Ma di questi tempi grigi, se è difficile trovare un uomo decente, figuriamoci se è facile trovare il principe azzurro! Così lei viveva sempre sognando il grande incontro e, tra un link su Facebook , uno scatto su Instagram e i messaggi di Whatsapp, trovò anche il tempo di uscire e vivere la vita! -ahh! che bella cosa la vita reale!!- pensava mentre assaporava un delizioso cornetto caldo in una nota pasticceria(di cui non farò il nome perchè non amo la pubblicità occulta, ma vi dirò che la proprietaria si chiama Lina e la pasticceria sorge in un angolo e, in quel momento vide entrare una comitiva. Tra tutti spiccava un uomo: occhi neri, capelli ribelli lasciati volutamente disordinati, sorriso accattivante e perfetto . per un momento la nostra principessa fisso' il "principe". Ma il principe non fisso' lei! Nella speranza di rivederlo ogni sera tornò nel luogo dell'avvistamento e da buongustaia continuò ad assaggiare prelibatezze! Così, sera dopo sera, prelibatezza dopo prelibatezza, ritornò il principe che nemmeno questa volta la noto'. Un pò delusa torno alla sua vita ma, come tutte le favole che si rispettano, il destino le aveva preparato una sorpresa. Un bel giorno, guidando con la testa nelle nuvole e, sopratutto non rispettando la distanza di sicurezza tamponò una macchina! E chi poteva essere il tamponato? il principe!! Con fare nervoso e mano nei capelli scompigliati si diresse verso di lei che, ovviamente come tutte (o quasi) le principesse entrò in fibrillazione ed iniziò a tremare. -"non mi sembrava un urto così forte"!- e vista la situazione (e vista la" principessa" le propose di discutere "dell'incidente" davanti ad un caffè! Che cosa è successo poi?Se ci sarà un lieto fine io non lo sò...ma di certo tutte le sere c'è chi giura di vederli in quell'angolo che per loro è diventato il paradiso.

mercoledì 11 marzo 2015

Lei, lui e l'amica di famiglia

Nella nostra città spesso veniamo sconvolti da situazioni che ci invidiano pure gli sceneggiatori delle fiction. Ma in questo caso di finzione ce n'è ben poca. Ma partiamo dal principio.... Nella nostra "ridente" cittadina...tra le tante brave famigliole spiccano certe "donnine" mascherate da santine...che covano nell ombra.... Quello che andrò a raccontarvi ha "apparentemente" 3 protagonisti: lei(la moglie), Lui (il marito), L'altra (l'amante) Ok, direte voi....dov'è la novità. .. la novità c'è. ... perche l'altra (l'amante "pudica e riservata") frequentava la casa di lei come un amica pura e sincera.... Lei (la moglie splendida donna e meravigliosa persona) fiduciosa e socievole accettava tranquillamente queste frequentazioni di casa...come normali incontri tra donne per far giocare i bambini.... Lui (il marito di bell'aspetto) come nei migliori film...si è fatto rigirare dalla "gatta morta"...... E da un anno sotto gli occhi (foderati di prosciutto) di tanti...la tresca andava avanti....fino alla calata del siparietto. Cari amici...care amiche.... un vecchio detto dice....fidarsi è bene...ma non fidarsi è meglio....eh! Dimenticavo...certi vicchiarell dicono: "si chiuvesser tarall a Somma , ne cadrebbero pochi a terra.....meditate....meditate.... Il giustiziere sommese

Il rametto di mimosa

Era destino che prima o poi io aprissi quel libro dimenticato lì nella biblioteca, e tra le pagine sottili e ingiallite dal tempo, ho trovato un rametto di mimosa, rinsecchito dal tempo, ma pur sempre manteneva il suo aspetto. Ho cercato di ricordarmi perchè fosse conservato così in quel libro, ma non me ne sovviene la ragione. Poi come per un riflesso condizionato il mio pensiero e' andato a te, forse l'unica donna che ho veramente amato, ma comunque hai deciso di non far più parte della mia vita. Il nostro rapporto era diventato come questo rametto di mimosa rinsecchito, senza vita. Ma ricordo benissimo che l'unico fiore che ti faceva impazzire, addirittura più delle rose rosse erano le mimose, e allora appena giungeva il tempo di fioritura di questo albero, mi adoperavo per regalartene fasci interi e non aspettavo certo la festa delle donne per farlo e lo facevo fin quando i primi caldi non appassivano questi bellissimi fiori gialli. La nostra Somma e' ricchissima di piante o alberi di mimosa, alcuni addirittura di grande età e i proprietari spesso di buon grado permettono di tagliare qualche ramo fiorito, in genere i piu' bassi. Ecco io avevo un amico che ne aveva piu' di uno di alberi di mimosa, verso il fondo agricolo della vecchia masseria della Resina, e quindi ne facevo incetta per te, e ricordo il tuo inebriarti alla vista di questi meravigliosi rami fioriti e il tuo viso si illuminava di un sorriso che mi faceva impazzire. Oggi nel mentre scrivo e' la festa della donna, tanti auguri fatti alle mie amiche, alle donne che piu' o meno gravitano attorno alla mia esistenza, ma non ho mai piu' regalato nemmeno un rametto di mimosa, altri fiori si, ma la mimosa no, poiche' mi sembrava di tradire la memoria della nostra bellissima storia d'amore anche se poi e' finita male, pur amandoti tantissimo. Spero che tra i fiori che riceverai senza meno ci siano anche i rametti di mimose, così forse ti ricorderai anche un solo istante di me, poiche' forse io non ti ho mai veramente dimenticata. ORSO VESUVIANO

venerdì 20 febbraio 2015

Segretamente ...ti amo


Segretamente, pensavo al significato di questa parola, la si usa spesso per cercare di nascondere qualche sentimento, o qualcosa che si conosce da solo. Segretamente si ama, segretamente si odia, segretamente si ride, si piange, forse si vive, segretamente si pensa a sogni che da una vita ti proponi di realizzare.Spesso per meditare in santa pace, mi fermo per i viottoli giu' al vallone dietro la Chiesa di S.Maria a Castello, li in quel poco di pinetina, che spesso la pioggia rende non praticabile. E allora sotto gli alberi di pino, ritrovi le pigne secche, smembrate dai merli e dalle cornacchie per tirare fuori i pinoli, e mi piace cercare sui tronchi quella resina odorosa color ambra che chiamiamo incenso. Poi segretamente dal belvedere della piazzetta della chiesa, vedi tutta la valle vesuviana, e nei giorni di bel tempo vedi i capannoni della Fiat a Pomigliano, la statale 7 bis, quasi tutta a sinistra gli aerei che si accingono ad atterrare a Capodichino e poi di fronte a te i Monti dell'Appennino Campano. Pensi che la vita allora e' bella, che segretamente anche se ami una persona solo immaginare il suo volto, il suo sorriso, la sua vita di tutti i giorni ti fa' star bene. Diciamo di volerci bene, ma io all'amicizia tra un uomo e una donna non ci credo, esiste un punto estremo che una volta passato non e' piu' amicizia, ma e' un sentimento piu' forte. Vorrei gridartelo che ti amo, ma segretamente me lo tengo per me e non so' comprendere che senso ha quel tuo offrirmi a volte all'improvviso una carezza ed un bacio sulle labbra. Segretamente ti amo tanto da accontentarmi anche di pochi riflessi di vita, di una telefonata, di una pizza insieme, come e' strana la vita. C'e' chi palesemente ha detto di amarmi, mi corteggia e per un uomo e' il top, ma io segretamente non la amo e non le faccio il filo. Segretamente amo te......mistero della vita..........

giovedì 19 febbraio 2015

Lupa, il Fico, la Strega, il Demone di Curtaucci Fabula Bruscianese





Piano dissi a me stesso, cercando di rialzarmi,ero tutto dolorante, dopo molti tentativi,e con non pochi sforzi, finalmente mi ritrovai in piedi,adossato ad un grosso albero, la testa mi girava, ero tutto intontito, ma incominciai piano a focalizzare tutto cio' che era intorno a me', intravidi a terra non poco lontano, un corpo, una forma, qualcosa di bruno, non ci misi tanto per capire,era un grosso cane, o forse un lupo, di un pelo folto nero, scuro come un diavolo,stava li disteso, giaceva come morto, senza muoversi, lo osservai con piu' attenzione, avvicinandomi piano,evitando di calpestare il fogliame secco e di non fare il benche' minimo rumore,osservai con circospensione attento a qualsiasi movimento aveva gli occhi socchiusi attorniato da un velo di umori lucidi quasi ad esprimere la sua sofferenza, dal suo pelo fulvo rivoli di un colre rubino contrastava la la sua magnifica pelliccia quasi sporcandola, era sangue,capii' che doveva essere ferito,dovevo fare qualcosa, e presto,prima che morisse dissanguato,con timore cercai dandomi forza, di avvicinarmi il piu' possibile, per soccorrerlo, non me ne accorsi ma quanto gli fui molto vicino quasi a 'sentire il suo alito vitale e tremolante,in un baleno ,quasi magico lui apri' gli occhi' ed un anelito di vita sferzante lo animo' i suoi denti bianchi enormi ed appuntiti si digrignarono in una smorfia di sfida, facendomi capire che lui' era vivo e ancora con forza di combattere e per difendersi, il silenzio cadde tra noi due, ci osservammo a lungo studiandoci entrambi cercando di capire come e' chi doveva attaccare per primo, e chi doveva essere il vincitore colui che aveva diritto alla vita, una leggera pioggerellina incomincio' a scendere, in un cielo ormai carico di satolla di funesta e nerea pioggia , che piano divento' un diluvio, le sbiadite foglie secche del bosco incominciarono quasi come una danza, a muoversi trascinate dai piccoli rivoli d'acqua che si formavano in pozze piu' grandi e crescenti, e noi li' immobili a confrontarci, attimi ,forse ore, sembrava che il tempo si fosse fermato, un tempo infinito, lui, il lupo, non so' forse se lo feci io, abbasso' gli occhi o li abbassammo entrambi stanchi di affrontarci, ed io capii' che voleva essere aiutato, mi avvicinai con timore e la paura di essere azzannato, piano, ma i suoi occhi mi fecero capire che la lotta era solo rimandata, energicamente ,con forza non mia , cercai senza fargli del male, di sorreggerlo tra le mie braccia, un latrato di dolore o forse un richiamo, a chi, o cosa, non so', un guaito, di richiamo, forte, mi fece capire che non dovevo aver paura di lui, cominciai il mio cammino con una nuovo amico, anche se ferito in modo alquanto serio, lui o lei, dopo me ne accorsi, non era un lupo ma una femmina, una lupa, camminavo in un intricata selva fitta di selci che ostacolavano il mio cammino, fatti di grandi abeti che sfidavano il cielo che non riuscivo a intravedere per il forte temporale, ed io col mio fardello di carne e sangue fradicio di acqua a cui mi aggrappavo e tenendolo stretto per infondergli quel poco calore che il mio corpo emanava, cercando, di orizzontarmi , e di trovare un posto all' asciutto ove riparare, per me e per la mia amica, ma tutto era uguale e le nuvole stracolme di acqua, venivano giu' colpendomi con forza quasi a castigarmi e mi riusciva difficile capire ove mi trovassi, ma la forza che anelava in me' era cosi' forte, che non ne sentivo il peso, e neanche la stanchezza, ed i miei passi erano cosi' leggeri, quasi guidati da un istinto, l'istinto ribelle, che preserva la vita, un' attimo, suggestione? un leggero fruscio alle mie spalle, mi girai piano quasi di soppiatto osservando con intensità' ove il mio sguardo piu' lontano potesse arrivare , mi accorsi di qualcosa, una figura, un ombra tra gli alberi, mi seguiva non ne ero certo ma il mio istinto mi metteva in guardia un sesto senso, mi avvisava di un pericolo, imminente, e forse tragico, c'era qualcosa, non riuscivo a capire ma c'era qualcosa che non era tanto lontano da me e, si nascondeva e mi seguiva nel piu' folto degli alberi non so cosa era, mi fermai di colpo, tutto si zittiva un fremito mi pervase il corpo, il cuore mi batteva forte quasi impazzito, il suo pulsare lo sentivo forte,rimbombando nelle mie orecchie quasi scoppiare, la mia fronte ed il mi capo fradicio e bagnato improvvisamente grondavano piccole perline di sudore , avevo caldo molto caldo , era paura, una paura che ti immobilizza , che ti attanaglia la gola e non ti fa capire piu' niente, e non riesci piu' a ragionare, con disperazione cercai portandomi alla cintola, di afferrare il mio pugnale, il mio fedele amico colui, che in tante avventure mi aveva salvato la vita, la mia mano tocco' il niente, non c'era , ero indifeso, non avevo nulla con cui barattare e difendere la mia misera vita,un pensiero folle attraverso' come un fulmine la mia non piu' sagace mente, lo avevo perso? o forse chi o qualcuno di chi mi aveva colpito me lo aveva tolto solo allo scopo di rendermi indifeso? la paura che prima aveva preso posto nel mio pavido e debole corpo si trasformo' piano piano in terrore prima alquanto sopportabbile, ma poi sopraggiunse piu' forte, come un rantolo di morte, imminente, ove non puoi piu' sottrarti , uguale ad un gelido rigurgito che rifiuta la vita, ove tu non sei, e non rappresenti che il niente, e pensi che tutto sia finito, ma??????????
 Poi vi raccontero''''''' in seguito se sarete ancora qua'

Nanù

Aspettando




Aspettando, il tempo trascorso in un mesto silenzio,
Sapere che sei li' e non potere cambiare le cose,
Essere solo, perche' troppo debole nei confronti dei tuoi mancati ideali,
Vivere in apatia sorridendo,finzioni che ti lasciano stanco,
Ma tu non sei niente, ma ti immedesimi in ciò', ove le cose che pensi aborriscono alle interpretazioni,
Ci sei?,cosa? sono io? per favore lasciami entrare ,dove? in te, ne ho bisogno,
Attendo,prima che mi raggiunga il perche' sono nato ora?
Vorrei tornare in tempo per non sentirti piangere,
Vorrei che il vento fermasse le tue lacrime,
Vorrei non sentirmi in colpa per le tue guance arrossate dal pianto ,non lo meriti,
Vorrei che l'alba non iridasse il nuovo giorno, per solo non vederti infelice,
Luci, attimi,voci,tempo, vorrei vorrei,
Non si può' fermare ciò' che si e' incominciato,
Non si può' privare a chi crede i propri sogni,
Non potrò' mai fermare il tempo,solo per non vederti invecchiare nel tempo,
Non si può' credere in tutto ciò' che ci circonda o ciò' che e' male,
Non puoi rifiutare il mio sorriso,non puoi chiudere la tua vita in un attimo
Non puoi rifiutare i miei sorrisi ,il mio amore , i miei sogni
Il tempo, verro ricompensato? forse?, tendimi le tue mani se puoi, cosa?
Potrei, ma non posso ,i tuoi occhi grandi,attoniti, immensi, lucidi, perché'?
Sono entrato, non piangere,non lo meriti, lo faro' io,
Il tempo, apparire ,ed essere incauti nelle tue decisioni,momenti, idee,tante, confusione,
Ti ho aspettato, ma tu non c'eri, forme, figure, tutto ciò' che vive,
Meteore evanescenti,ferme, nel silenzio, cosa?, perché'?
Io sto' qui' a sentirti senza parlare,vorrei andarmene, ma ,non posso,
Gioie remote mangiano i miei pensieri,io sono qui,ed aspetto le tue decisioni,
Non so' se verrai, le mie ombre mi lasciano stupito,anche quando scompaiono,
Sei bella, mi mancherai, quante vite trascorse, solo per conoscerti,
Il tempo ,immane,desiderando, che fermasse i tuoi pensieri,quando, cosa dici, non capisco,
Senza di te non saprei cosa fare,sorrisi che si nascondono alla vanità', perché' osceni,
Vivo in un sortilegio, apri,voglio entrare,magia, non vieni, io sono solo, non ho piu' niente,
Vorrei che tu guardassi nei miei occhi,vedi, non dicono bugie, ma comunque lacrimano,
Vorrei che tu toccassi le mie mani,sono limpide, perché' non hanno fatto mai violenza,
Vorrei, che tu guardassi nel mio cuore, traspare di amore,
Nella mia mente solo pensieri felici,
Vorrei ritrovarmi in te solo per insegnarmi,
Se solo tu avessi tempo, tempo che tu non puoi quantificare,
Le ingenue carezze, sono svanite,lasciando solo una scia di silenzio,
Tempo,tempo, era ora, era ieri era domani,non so quando,
Quanto tempo,ormai a ciò' non so rispondere,
stare qui seduto con le mani nei capelli oramai gia' bianchi
e pensarti intensamente
quanti ricordi,
sbiaditi, come il tuo viso che piano ha incontrato il tempo
la forza di un amore che ora e' ancora intenso e ogni giorno
mirandoti mi rende piu' forte
grazie per tutti i sorrisi che non ho meritato !
Nanu'

Cambiare per non ferirsi più


Diventare fredda e distaccata. Devo imparare a farlo. Quando sono affettuosa la gente fraintende il mio modo di essere, quando affronto le cose e i rapporti con passionalità finisco per "rompermi" le ossa. Sono stanca di soffrire. Stasera l'ennesima discussione perchè mi è stato detto "non sai gestire il rapporto". E' vero, non so gestire i rapporti o do tutto o do poco e quando dai tutto a qualcuno rischi di far trasparire talmente chi sei da farti male. Ti lasci lì scoperto e pronto a farti attaccare. Da sempre quando voglio bene a qualcuno gli dedico tutta me stessa, al contrario ho rapporti cordiali, ma freddi e formali. Ed è così che persone che credevo fratelli mi hanno pugnalato alle spalle, amori o apparenti tali mi hanno usato e distrutto. Da questa ennesima mazzata voglio uscirne con una lezione. "Ti ho detto altre volte le cose che mi davano fastidio". Le cose che ti davano fastidio erano le mie attenzioni. Dovevo essere pronta ad accettare i tuoi tempi e il tuo affetto come faceva comodo a te. Non ci riesco. Sono così o amo o non sei nulla per me. Però da adesso so che devo cambiare, "Stai serena, stai rilassata...." Continuavi a ripetermelo e più lo dicevi e più capivo che è proprio il contrario, non devo più stare calma devo smettere di essere io a cercare gli altri. Io sono qui, sono come sono, penso di essere una persona in grado di dare tanto, troppo. Non mi muovo, non muovo più un passo. Grazie perchè mi hai insegnato una cosa importante: l'amarezza di questa sera sarà tra qualche giorno...forse settimana, soltanto un lontano ricordo, ma io sarò più forte e avrò imparato a non cadere davanti alle illusioni. Cercherò i fatti, le prove concrete. Da oggi voglio l'affetto vero, quello che si tocca, quello che si sente, da oggi in poi non vi stupite se sono diversa. Mi avete reso voi così.

martedì 3 febbraio 2015

Come una rondine



Come una rondine, stanca dell'estate oramai, volasti via, ricordo era una sera bellissima di luglio, ci trovavamo in un giardino bellissimo ed i fiori di zagara riempivano l'aria di quel profumo intenso, e poi il Borgo Antico, il Casamale, era diventato la nostra seconda casa, tra i tuoi impegni ed i miei. Al tavolo fuori dal giardino di chi ci ospitava, eravamo seduti quattro persone, che stimavo ma che oggi mi rendo conto non valevano un briciolo di quanto mi sono fidato di loro. Allora mi dicesti chiaramente che ero indifferente al tuo cuore, che non mi amavi più, che provavi solo affetto. Tu provavi per me solo affetto, io il padre dei tuoi figli. Cadde il mondo, il mio mondo, volarono improvvisamente via tantissimi anni passati insieme, volarono via i miei sogni, la mia voglia i vivere, ho odiato persino Dio quella sera, ma purtroppo era ed e' cosi', l'amore quello vero e' fatto dalla complicità di due persone, io c'ero, tu eri sparita già da tanto tempo. Ho smesso di solcare il marmoreo soglio della Chiesa, ho smesso di chiedere di essere felice, non aveva senso, ho smesso di sorridere, ho versato otri di lacrime, fino a non averne più. Poi il tempo ha rimarginato le ferite, almeno quelle più grandi, ma una parte di me e' volata via, i miei sogni sono diventate bolle di sapone  scoppiate e senza corpo, e ti ho odiato fino alla morte. Poi la saggezza dell'eta', lo sai che non siamo piu' giovani, mi ha regalato quel poco di serenità che mia ha lasciato ancora vivere. Rondine, portata via dal vento dell'illusione di chi ti ha fatto credere tanto, e non era vero, sempre da me maledetto, come bestia immonda, come sepolcro imbiancato, come un angelo vestito da diavolo, posso solo sperare che tu abbia trovato un'altra primavera e che un po' di sole ti riscaldi ancora.Ti ho amato più' della mia vita, poi ti ho odiato più' della morte, poi l'indifferenza di chi viene cancellata dal cuore e dai ricordi, poi ogni tanto ritorni nei miei pensieri per un attimo solo, ma so sicuro di non amarti piu', per me quella che eri allora è morta come sono morto io, non esistiamo più e di questo me ne dolgo molto. Spero che tu possa diventare un gabbiano ed io il mare e forse li' dove finisce l'orizzonte, ci incontreremo ancora.

Orso vesuviano

lunedì 2 febbraio 2015

Una donna mai conosciuta e che attendo invano


9 gennaio 2010 alle ore 22.01

SEI, quello che tu vedi non dimenticarlo, mai potrai nascondere la realtà', mai nei meandri della tua mente nascosta,sarai sempre una bambina dolce e sorridente, si perche' tu lo sei ma non riesci piu' a vederti, bisogna che ognuno di noi taccia le sue colpe, e sia più' umile verso chi e' graziato dall'ingiustizia e solo con la bontà' potrai credere a coloro che vivono in un mondo di fiabe , essi sono felici e puri di animo. IL MIO AMORE vivrà' oltre i confini dell'immaginazione e sopporterà' il peso di chi non crede e vive nell'apatia, la mia forza la puoi apprezzare solo con la dignita' della mia vita che ho vissuto con tenerezza,e senza colpe i miei pensieri che mi hanno accompagnato nei momenti piu' intensi e piu' sereni sono finiti troppo in fretta per aime' accorgermene in tempo per apprezzarne il vuoto del silenzio, il mio tempo e' stato, ed ora nell'ombra rimango solo,con un ultimo rauco urlo zittito dal dolce tuo ricordo,solo chi ha provato il dolore puo' capirti, e sono pochi gli eletti in cui io possa ammirarmi perche' non ho forza per poter aspirare ai tuoi pensieri, forse e se dove poi ci ritroveremo accanto più' avanti del tempo, solo per vederti felice. IMPARERO' ad amarti restituendoti ciò' che ho imparato guardandoti negli occhi ove e' difficile mentire la mia rinascita e' nella spontaneità' dei tuoi pensieri felici, ed io berrò' alla fonte della tua anima condividendo di tutto cio' che c'e' di dolce in te. CREDO, che non esista paragone tra te ed una stella chi e' al di sopra delle cose ha scolpito in te ciò' che sia ora piu' bello nel creato dipingendoti ed amalgamandone i colori piu' belli tanto da impreziosirti piu' di una gemma, fintanto da rendere gelosa anche la luna dormiente.Le albe si susseguiranno nel tempo cosi' anche i tramonti ma il mio dolce pensiero d'amore per te rimarrà' intatto poiche' c'e' speranza in tutti in cio' in cui si crede ed in cio' che all'infinito e' piu' bello. L'AMORE

Nanù

venerdì 23 gennaio 2015

Ti aspetto e già ti amo



Due giorni fa ti ho visto per la prima volta. Per la prima volta ho visto il tuo profilo, il tuo nasino…a “patata”, così l’ha definito la tua mamma. Per me era bellissimo, sei piccola e tonda. La tua mamma è venuta da me e mi ha detto: “vuoi vedere le sue prime foto?”. Ed eccola tirare fuori dalla borsa degli scatti dell’ecografia. Prima un’insieme di macchie nere e bianche, qualcosa di tondo che dovrebbe essere la tua testolina e poi in fondo, per ultima, la foto più chiara. C’eri tu, il tuo corpicino, il nasino, la tua bocca, le manine. Dice che sei grande quanto dovresti e anzi ti stai pure posizionando per uscire. Non avere fretta amore mio, noi ti stiamo aspettando e non sai quanto. Sei la luce dopo anni di problemi e buio, sei la mia luce. Questo 2015 è meraviglioso già soltanto perché mi regalerà te, ora so di non essere sola. Non vedo l’ora di poterti stringere. Quando la tua mamma e il tuo papà mi hanno detto che saresti arrivata io lo sapevo che eri una femminuccia. L’ho detto subito:  è la mia nipotina. Gli altri erano convinti fossi un maschietto, ma io lo sapevo: me lo sentivo nel cuore. Sarai una donna speciale, crescerai forte, sicura, amata e protetta. Sarai indipendente. Crescerai in un mondo dove essere uomini conta ancora più che essere donne, ma tutta la fatica di questi anni di lotta non sono stati inutili. Tu sarai tu, una donna rispettata e occuperai un posto importante nella società e non perché sei la figlia di …o la moglie di…sarai una donna unica. Lo sarai perché già ti amo e non potrebbe essere diversamente. 

Somma ed i suoi fiori


.....Appena si avvicina il mese di maggio, Somma Vesuviana, il mio paese, come d'incanto si orna di meravigliosi fiori, moltissimi sono spontanei, altri voluti dai sommesi, e la cosa rende la cittadina simile ad una bella fanciulla vestita a festa. Storici i piccoli balconcini e le finestre del Casamale, ricche di piante di gerani di tutti i colori, magnificamente curai, e no solo, ci sono poi i giardini adiacenti alle abitazioni dove non e' difficile notare roseti di tulle le specie e di tutti colori e a completare questo quadro idilliaco, gli alberi da frutto, come i i peschi, i ciliegi, gli albicocchi che hanno le favolose gemme che si schiudono e diventano fiori ed i rami fioriti sono veramente uno spettacolo. Che dire poi del profumo dei fiori bianchi degli alberi di limone, di aranci e mandarini?Si sente specialmente di sera un dolcissimo effluvio che e' gradevolissimo. Ma quello che piu' fa' spettacolo si nota quando si percorre la strada che porta al Monte Somma, infatti e' un esplosione di fiori gialli spontanei, la ginestre, cosi care anche al grande Leopardi e al poeta sommese Luigi Auriemma. Poi ancora una sorte di fiori a stelo lungo che tendono ad un rosso sbiadito, i cosiddetti fiori di San Gennaro, che spesso ornano anche i vasi delle persone che colgono l'occasione gratis per abbellire un angolo di casa. Ma non e' tutto, lungo i declivi montani o nella bassa pianura sommese, non e' difficile notare le bianche margherite spontanee, o ancor di piu' quelle gialle, che raccolte in piccoli mazzetti, danno un senso alle case.Insomma Somma e' una cittadina floreale, ma esiste per me un fiore che e' il piu' bello di tutti e me lo tengo per me, mia figlia, piu' bella di mille rose,parola di padre.

Orso vesuviano

venerdì 16 gennaio 2015

quando l'amore resiste a tutto

Il video che vi mostro di seguito è molto forte, duro ma di una tenerezza infinita.
Molti probabilmente non capiranno come sia possibile che l'amore possa essere così eterno e senza riserve.
Io lo so, l'ho vissuto e sono stata spettatrice della stessa medesima situazione.
Ho guardato mia madre accudire mio padre allo stesso modo.
In quest'uomo ho rivisto mia madre, gli stessi atteggiamenti, la stessa tenerezza, lo stesso immenso ed infinito amore. Fino alla fine.
Vi consiglio di guardarlo tutto dall'inizio alla fine.
Quando l'amore resiste a tutto.

http://www.video.mediaset.it/video/xlove/clip/507852/nina-quando-l%E2%80%99amore-resiste-a-tutto.htmlhttp://www.video.mediaset.it/video/xlove/clip/507852/nina-quando-l%E2%80%99amore-resiste-a-tutto.html

Per sempre

Ti ricordi? Ci siamo conosciuti in un giorno di aprile di tanti anni fa, nella piccola Chiesa del nostro rione, avevamo la stessa età, appena ventenni entrambi. Ricordo che era la notte della Santa Pasqua, allora facevo parte del coro della Parrocchia, come organista e la Chiesa era piena di fedeli in attesa della funzione che sarebbe avvenuta tra qualche minuto ancora. All'improvviso comparisti tu, ricordo ancora indossavi un cappottino bianco, che esaltava ancora di più i tuoi riccioli d'oro, e mi sembrasti bellissima. Chiedesti il permesso di vedermi suonare, perche' volevi imparare, ed io colsi l'occasione per chiederti il nome e dove abitavi. Poi i nostri destini si incrociarono, ed io ti chiesi da una cabina telefonica, poiche' allora non c'erano ancora i cellulari, se potevamo avere una storia d'amore e così fu. Vivevamo uno in funzione dell'altro, ricominciai a studiare seriamente di nuovo e mi diplomai, non l'avevo ancora fatto, poiche' pur avendone le capacita' rifiutavo lo studio, ma il diploma mi serviva quale chiave per venire a chiedere la tua mano ufficialmente a tua madre. Avevi perso tuo padre da pochi anni ed era tua madre che decideva. Ricordo ancora quel giorno, abitavamo a poche centinaia di metri di distanza, e quando bussai alla tua porta, mi aprì tua madre con un sorriso di occasione, ma rigida come un maresciallo che esamina i suoi sottograduati. Finalmente il sogno si era realizzato, crescemmo insieme tra gioie e dolori, poi il primo lavoro serio che ci diede la possibilità di sposarci, e poi dopo qualche anno i problemi, l'azienda dove lavoravo chiuse, e allora vennero momenti brutti, ma ce la facemmo, addirittura mi aiutasti a laurearmi, conservo la Tesi come una cosa sacra, anche perche' me la scrivesti a macchina tu, ti ricordi? Poi lasciammo Somma, per un nuovo lavoro, ci spostammo in un'altra regione insieme a nostra figlia che aveva solo pochi mesi, e continuammo a vivere, poi finalmente la ciliegina sulla torta un concorso statele vinto, il mio nuovo lavoro, era cosi' tutto straordinario. Poi le prime incomprensioni, i primi litigi, e la vita ci ha visti lontani, pur vivendo tutti e due a Somma. La tua verità, il non amarmi più, è stata dura ma me ne sono fatto una ragione, non si comanda al cuore, ne si compra l'amore. I nostri sogni, sono svaniti nell'oblio del tempo , rimangono solo i ricordi, che spesso nei momenti piu' strani rivivono. Rivive la nostra vita nell'eco di una canzone o in quei giorni particolari che ci hanno visti felici. Io non so piu' dirti se oggi ti amo, forse no, quella persona che ero io tanto tempo fa è morto, non c'e' più niente, ma una cosa voglio dirti, ci siamo giurati amore PER SEMPRE anche davanti a Dio, e se il tempo non finisce, poiche' e' infinito, anche cio' che siamo stati l'uno per l'altro è PER SEMPRE.E' un teorema tempo spazio che niente e nessuno potra' mai variare, solo Dio ha questa facolta'. Quindi PER SEMPRE, in quello spazio tempo, noi ci saremo sempre, come allora. Orso Vesuviano

venerdì 2 gennaio 2015

La malinconia delle Feste

Credevo fosse un problema soltanto mio: la malinconia da feste natalizie. Ne soffro da anni, non mi piacciono, questa fissa che devi per forza essere felice, che devi divertirti, che devi stare con le persone che ami. E se le persone che ami sono lontane? E se non sei felice? E se non c'è modo di divertirsi? Quest'anno grazie alla mia nuova comitiva mi sono accorta di non essere sola. Anche le altre ragazze del gruppo non amano particolarmente le feste di Natale e diciamolo, forse l'unica cosa bella di questo periodo è stato passarlo con loro senza aspettarsi di essere per forza davvero come ti volevano gli altri. Mi sono potuta lasciare andare. Quest'anno pochi "pensieri" sentiti, per chi ha dimostrato di tenerci a me... qualche fregatura (come sempre) l'ho presa...ma il 2015 è un buon anno per ravvedersi. Per fortuna c'era anche Lina, al bar da lei siamo rimasti sempre insieme..siamo riusciti persino a festeggiare ballando e cantando il capodanno con ore d'anticipo. E poi ci sono stati gli abbracci, il calore e la malinconia delle feste è sembrata attutirsi. Forse il prossimo Natale sarà diverso e alla parola malinconia non penserò neanche. Per ora è andata così.