lunedì 20 ottobre 2014

La notte..e il dolore

La notte non era mai stata tanto buia... Ansimante si alzava dal letto in preda ad una frenesia. Il pensiero correva sempre a quel ricordo. A quella telefonata notturna che aveva spezzato il suo mondo. Ormai il telefono non era piu' acceso. Nulla avrebbe potuto interrompere il suo sonno. Ma non c'era notte senza quella scena. Puntuale e tremenda giungeva verso le 3. Come un orologio pignolo e crudele, ogni notte si svegliava di soprassalto. E pensava... Pensava al vuoto, al dolore. All'indescrivibile sensazione che lasciò quella telefonata. Ed al rimorso, di non esser stata lì. Nulla l'aiutava, ne' gli amici, ne' la famiglia. Il giorno indossava una scomoda maschera di serenità per dar forza agli altri. Ma lei credeva di non avere più radici. D'improvviso si sentiva fragile. Di una fragilità che non conosceva. Si, perché lei è forte…dannatamente forte . Eppure dai suoi occhi scendevano lacrime amare. Lacrime che nessuno asciugava. Cosi', decise di abbandonare il suo lavoro, la sua passione, il suo talento. Mortificò la sua anima e la sua vita perche' non aveva mai provato un dolore simile. Finche' un giorno, guardando sua figlia , la cosa piu' bella che la vita gli avesse donato , riprese in mano la sua vita , e piu' forte di prima si rialzò... E sono convinta che il padre, dall'alto sorridente la osserva.

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