mercoledì 29 ottobre 2014

La scelta

Chiara si era addormentata, cullata dal dolce andare del treno verso Roma...anche se era al quarto mese di gravidanza aveva mantenuto la promessa fatta a Stefano, a casa aveva detto che doveva svolgere un corso di aggiornamento alla Sapienza. Stefano le aveva reclinato la poltrona per farla stare più comoda, la osservava, il volto si illuminava ad intermittenza acceso dai fasci di luce del primo sole che penetravano dai finestrini...Bellissima, resa ancora più bella dalla gravidanza, Stefano le pose la mano sul grembo e si abbandonò poggiando leggermente la testa sulla spalla di lei...guardava il paesaggio cambiare al passaggio del treno, campi, filari di alberi,cittadine...pensava al suo rapporto con Chiara, al futuro, la guardava dormire serena, era con lei, ma non era sua, era premuroso come dovrebbero essere tutti gli uomini...anche se era una donna in carriera, forte, sicura, aveva le sue fragilità, era un amore da proteggere, con tenerezza, delicatezza forse questo molti uomini non sanno cosa significa anche Antonio, suo marito, ecco i tradimenti ...Certo l'esperienza di Stefano ormai sotto i cinquanta era maggiore dei trentasei di Antonio, Chiara ne aveva trentacinque...ma per Stefano quell'esperienza era comunque dispendiosa, come poteva dividersi fra due amori... Giunti a Roma raggiunsero San Pietro in taxi, l'aria era gradevole, l'estate faceva le sue prime prove in quei primi giorni di Giugno, Chiara era bellissima con il suo vestito blu cobalto, un nastrino rosa le stringeva i capelli biondi come spighe di grano. Ormai ora di pranzo, Chiara e Stefano scelsero un ristorante nei pressi di castel Sant'Angelo, I Quattro Mori, la vista era meravigliosa e romantica, l'isola Tiberina,il Tevere sinuoso e lento...Quale miglior atmosfera per un addio, si guardarono negli occhi e capirono che quello era un amore impossibile...che stava per finire...Scesero sul lungotevere ,il tempo si fermò la strinse a sé, la baciò ancora,ancora...é troppo bello per essere vero amore mio ma che hai fatto a quest'aria che respiro, come fai a starmi dentro ogni pensiero, giuramelo ancora che mi ami per davvero...ti amo Stefano, per sempre in un modo o nell'altro, Non voglio perderti. Nemmeno io come faccio senza di te ad affrontare le stagioni, gli inverni, le primavere, le gioie, i dolori...Si avviarono alla Stazione Termini il treno per Napoli partiva alle 18,30, un altro per Milano partiva alle 18,10, per un attimo pensarono di prendere questo, di scappare insieme, per sempre, lontano dalle incomprensioni, dalla solitudine, da quei paesi medievali, da chi non avrebbe potuto capire quel loro amore...Scelsero il treno per Napoli, scelsero la routine, le incomprensioni, i loro affetti, le loro famiglie, loro in fondo erano estranei... Il principe

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